Primi segnali di una tempesta per i nostri titoli di Stato in arrivo dalle aste?
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Primi segnali di una tempesta per i nostri titoli di Stato in arrivo dalle aste?

obbligazioni

In questa settimana si sono svolte due importanti aste di titoli di Stato. Dall’esito di queste aste si può intuire qualcosa di più riguardo l’umore dei mercati verso il nostro Paese.

Il 26 Aprile il Ministero delle finanze (MEF) ha emesso due nuove tranche di Buoni ordinari del Tesoro originariamente a 6 mesi e a 1 anno. Il giorno successivo, il 27 aprile il MEF ha offerto sul mercato i Buoni del Tesoro poliennali a 5 e 10 anni e una nuova tranche di Certificati di Credito del Tesoro (CCTeu) legati all’Euribor.

Bonus Natale 2024:
a chi spetta e cosa c'è da sapere

Banca USA e agenzia di rating mettono in guardia sul nostro debito

Naturalmente gli occhi degli operatori erano puntati su queste emissioni dopo le indiscrezioni di stampa riguardo Goldman Sachs e Moody’s. Infatti secondo il settimanale USA Bloomberg, Goldman Sachs avrebbe consigliato ai suoi clienti di vendere BTP e di acquistare i corrispondenti titoli spagnoli. Perché secondo la banca americana nei prossimi mesi i prezzi dei titoli italiani potrebbe scendere. Lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco potrebbe risalire a 235 punti. Quasi contemporaneamente l’agenzia di rating Moody’s ha fatto sapere che nella prossima revisione del rating di maggio del nostro debito, l’Italia rischia il downgrade.

investimenti esteri europei titoli di stato
investimenti esteri europei titoli di stato

Asta sui titoli di Stato: non ci sono buone notizie

Ovvio che gli occhi degli operatori fossero puntati su queste nuove emissioni, che hanno avuto un discreto successo con richieste superiori all’offerta. Quindi tutto bene? Non proprio perché la sorpresa la scopriamo andando a leggere i rendimenti delle nuove tranche. Il BOT con scadenza a settembre prossimo (Isin: IT0005541278), è stato assegnato a un prezzo che ha fatto salire il rendimento di 25 punti base Il rendimento lordo finale è stato del 3,3%. Per dare una idea, investendo 100.000 euro oggi su questo titolo a scadenza si otterrebbero 1.400 euro lordi circa, pari 1.125 euro netti.

L’aumento dei rendimenti, a causa del calo dei prezzi di assegnazione in asta, si è verificato anche per i BTP. L’ottava tranche del BTP con scadenza Aprile 2028 (Isin: IT0005521981) è stata assegnata con un rendimento lordo del 3,77% 18 punti base in più rispetto alla tranche precedente. Mentre la prima tranche del nuovo BTP decennale (Isin: IT0005544082) è stata segnata con un rendimento lordo del 4,4%, 29 punti base in più.

Primi segnali di una tempesta per i nostri titoli di Stato?

Cosa ci suggeriscono questi dati? Che il ministero dell’Economia e delle finanze ha dovuto offrire un rendimento maggiore, o meglio ridurre il prezzo per collocare tutti i titoli di Stato. Il calo dei prezzi e quindi l’aumento dei rendimenti, potrebbe essere considerato il primo segnale di una tempesta in arrivo per i nostri titoli di Stato?

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 27 Aprile 2023 17:59

Trent’anni dopo “Ferie d’agosto”, Virzì rimette l’Italia davanti allo specchio

nl pixel